“Cosa resta di un orgasmo? cosa si mantiene in noi della frenesia, la passione, l’ambizione, l’irriducibile volontà di arrivare alla meta, quando questa, finalmente, è raggiunta? Valentina Ghelfi lancia la sua sfida al canone, al politicamente corretto e al “bel verso”, partecipando personalmente ad un dibattito su temi che le sono da sempre particolarmente cari: il corpo, il ruolo sociale della donna, l’amore condiviso o vissuti in solitudine” A. Arena
Lo spazio che mi sono presa per essere s-piacevole, per rivendicare le mie ombre e le celebrarle.
E’ un assaggio del mio femminile mostruoso, che attraversa invidia, gelosia, risentimento, possesso. Racconto il costante e faticoso viaggio verso l’accettazione di me, il tentativo di educarmi a uno sguardo di amore nei confronti del mio corpo. Attraverso una lente Femminista, ho passato al setaccio il mio dentro, e questo è quello che ne è uscito.
” Il volume della Ghelfi cambia la narrazione corrente sulla donna, lasciandoci riflessioni profonde sulla società in cui viviamo, sull’amore, su una quotidianità che a volte fa emergere tutte le sue contraddizioni.
Un volume difficile, un “pungo allo stomaco”, necessario per riportarci alla realtà delle dinamiche interiori che vive una donna nella società odierna. “
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Mi vesto di rosso per ricordarmi
di essere sempre orgogliosa
di questo corpo
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Eva
Sorella
Anima mia
Battezzata
nel nome del peccato
Io dico
VIVA!
Questo peccato
che ci pesa in grembo
dai secoli dei secoli
Eva
Amica
Compagna
Io vedo
La fatica di essere
Femmina
Io conosco
La rabbia di essere
Donna
Io soffro
Lo sguardo che ci marchia
E per questo ti prendo per mano
Anima gemella
Ti perdono tutto
Mi perdono tutto
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