Ricordo
Dolcissimo.
C’ho un male che non passa.
È colpa di questa bestiaccia maledetta che è l’Amore e che, se ti piglia, non ti lascia.
Funziona così: una volta che ci sei stato dentro, non te ne liberi: lascia una traccia che anche se credi di aver trovato una scappatoia, di essere purgata, di essere finalmente pronta a una vita nuova… Questo ti tormenta, torna e gioca con te come il gatto col topo.
Ad ognuno poi- l’Amore è furbo- lascia una cicatrice ben precisa. Colpendo al tallone d’Achille, regala una ferita che non si sutura.
A qualcuno lascia lividi, segni nel corpo ben visibili. Ad altri chiede avido la Vita.
A me…
Da me si è preso i sogni.
Non è che non sogno più, che le mie notti sono nere, dei cubetti di vernice appiccicosa. Fosse così, andrebbe meglio. Fosse così…
La mia maledizione e rivivere nei sogni tutto ciò che è stato. Uno sguardo, un sorriso, una carezza…
Quello sguardo. Quel sorriso. Quella carezza.
Sua.