Torna presto!
Senza di te è terribile questa casa
è una gabbietta
non si respira per il poco spazio.
Con te invece – e me
è perfettamente piena:
Mi muovo tra la tua pancia e i fornelli
Scavalco le tue gambe sottili e apparecchio la tavola
Mentre tu cucini da sotto le mie cosce .
Questa casa piccola
è lo spazio perfetto
per vivere toccando la tua pelle.
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Presagio
“Il presagio inchina già la fronte
All’annuncio” E. Morante
Caldo.
A forza mi tiro dentro le tue costole
Voglio passare gli strati di pelle
Di nervi
Di muscoli
Ed entrarti dentro
Diretta negli organi.
Sento il tuo corpo
La tua carne viva
Risponde
A questo oggetto freddo disperato
Che è la mia bocca
Che sono i miei occhi.
Braccia pazze
Nel tentativo estremo
Stringono più forte che possono
Aggrappandosi a tutte le sporgenze
Ossa-appigli
Le tue scapole sono maniglie per le mie dita ferite
Che scivolano lungo la schiena liscia
Immensa Come parete di sabbia.
Sento la tua mano che mi afferra e mi guida
Tutta intera
Mi conduce alla porta
Per ritornare.
Si parlano le nostre carni impazzite
No, la mia sola
È senza controllo
Come l’animale in gabbia che non sa dove fuggire
E scalcia e sgroppa e incorna
Io
Mi aggrappo con tutte le mie ultime forze
A te.
Sento che stai riempiendo
Col tuo corpo di ossa affilate
Un abisso che ho nel petto
Che il mio corpo è scavato da una forma
Che è la forma del tuo corpo e che senza te
Io sono un guscio semi vuoto.
Assetata (alla morte)
Disidratata di te
Mi ingozzo
Ti trangugio
Senza pause senza fiato ti divoro
E non ne ho abbastanza.
Sei bello come una statua.
Intagliato nel legno il tuo viso.