Rivelazioni

Mail d’amore

Caro Amore

Amore caro

Crescono fiori dalla mia pelle

Luminosi

non so come arrivino

so solo che

è da dentro

è da me

che fiorisce la primavera

fioriscono cose luminose a cui ancora non so dare un nome

Caro Amore Amore caro

Grazie

di accompagnarmi in questo viaggio

Grazie di essermi maestro

Questo grazie è più grande di me

ha una voce invisibile

te lo canto con ogni cellula con ogni pelo impercettibile

ti canto grazie con tutte le cose che non conoscono e che mi trascendono

quelle in cui tu non credi e che riempiono le mie giornate

So che da noi si creano meraviglie

Minuscole e miracolose

Innumerevoli

da te e da me

e da noi insieme che ci accompagnamo avanti

che ci scegliamo

che ci incontriamo in tutti i nostri modi

Quando scriviamo quando leggiamo vicini quando ci aspettiamo quando ci invitiamo in famiglia quando facciamo piani e quando li cambiamo quando decidiamo di restare a casa quando facciamo i collage quando troviamo risate quando accogliamo le lacrime quando ci ascoltiamo

si spalancano delle braccia enormi e siamo accolti

una campana di vetro colorato accoglie e protegge i nostri pensieri una serra

lì seminiamo e diventano fiori

tutti i semi che abbiamo piantato da quando ci siamo incontrati la prima volta

sono diventati stanno diventando diventeranno

fiori meravigliosi

La mia pelle è luminosa

tu sei parte ingrediente

di questa luce

che, sì, viene da me

ma tu mi accompagni

tu mi sostieni mi accogli mi ascolti

La tua cura la tua sensibilità pazzesca la tua premura la tua presenza la tua dolcezza

come vibri davanti alle cose come senti tutto e vedi oltre

e vedi me –

E come mi vedi mi sento risplendente

Sei un essere umano incantevole

mi meraviglio

mi fiorisce il dentro di gratitudine

per la grazia di averti incontrato

di esserti vicino

Desideri

Ti aspetto

Torna presto!
Senza di te è terribile questa casa
è una gabbietta
non si respira per il poco spazio.
Con te invece – e me
è perfettamente piena:
Mi muovo tra la tua pancia e i fornelli
Scavalco le tue gambe sottili e apparecchio la tavola
Mentre tu cucini da sotto le mie cosce .
Questa casa piccola
è lo spazio perfetto
per vivere toccando la tua pelle.

Poesia

Silenzi

Vorrei piangere tra le tue braccia
perché abbiamo dentro gli stessi mali
e non possiamo guarirci.

Si spalanca dentro di noi
lo stesso abisso
e non possiamo guarirci.

Non si guarisce la solitudine
se non quando, lucidamente,
non superiamo l’Uno
nella carne che scivola.

Ma c’è più di questo:
c’è che riconosco in te
un dolore
e una lotta eterna.
Un coraggio
e una forza
indicibile.

In te e in me riconosco
la stessa immedicabile nostalgia.