Facciamo che
prendiamo tutti i nostri bacetti
li moltiplichi per i versi di Catullo
e se il risultato è l’8 rovesciato
allora ci stringiamo le mani
e ci tuffiamo dalla scogliera – il fragore dei corpi nell’acqua
si calcola con le regole del rumore dell’albero che cade nella foresta.
Facciamo che
se le carezze pesano come le foglie in autunno
se la bilancia resta integra
allora mi prendi i capelli
mi spingi la testa tra le tue gambe
e se fosse una morte sarebbe
una bella morte.
Facciamo anche che
-e la chiudiamo col numero perfettamente comicoteatralepoeticomagicomusicale
che è il tre –
Se
Se
Se!
Le volte in cui tu mi pensi sono maggiori o uguali
alle volte in cui ti penso io
faccio una festa all’ultimo piano del mega loft con le vetrate sul lago e il riflesso della luna e pure lo skyline
Tiro giù le statue dei cavalli in piazza per protesta anticoloniale antipatriarcale femminista intersezionale
E ci metto una gigantografia
di te
che mi sorridi.