Sei un crepaccio
una ferita.
C’è pudore in quello che scrivo
non in ciò che vedo, penso
riconosco nel tuo dolore.
Resta l’immagine della grotta di cristalli
risonanti al minimo eco.
In più, oggi,
questa grotta è sul fondo di un abisso
di un crepaccio stretto
di una cicatrice lunga.
In questo, che scrivo,
i miei occhi sono pieni di bellezza
per quello che ho visto
per quello che vedo.