Desideri

Fulmini che ho amato pt.2

Ci sono degli uomini che ho amato

senza manco averli conosciuti

IL POETA

Il secondo a venirmi in mente

ha il naso storto, rotto da un cazzotto

i capelli castani intrappolati in un cipollotto

al centro della testa

Fuma

ha i denti storti

studia in Francia

e ama l’arte che non si capisce.

La prima volta che è entrato nella stanza

ho sentito – è sempre, sempre questo! –

come se venisse tirata una stringa

come fossimo due barattoli di latta

alle estremità di un filo teso

C’è inevitabilità

alla comunicazione

non si può fare a meno

che ogni gesto distratto e sguardo scivolato

costruisca una serie invisibile di

punto punto punto

linea linea linea

punto punto punto

C’è inevitabilità nel rivolgersi la parola

a un certo punto

per qualsiasi motivo qualsiasi motivo è valido è ininfluente

alla conseguenza naturale necessaria sussistente del nostro parlarci e

Fuma imbarazzato e

guarda per terra e

parliamo di arte poesie e

lui non mi fa nessun complimento e

non ci piacciono le stesse cose e

anzi lui disprezza la mia arte sentimentale emotiva e

ama il concetto astratto incomprensibile inincasellabile e

il nostro amore sarebbe tenero e litigioso e

non dovremmo mai parlare d’arte per restare integri e

sarebbe quell’amore che ti rivolta come un calzino

lo sguardo di chi scruta oltre l’involucro

Sarebbe un amore come un acquerello di un lago di notte

senza confini, tutto sfumature

Sarebbe un morso e una carezza

Sarebbe nessuno forte abbastanza da reggere le proprie tenebre e quelle dell’altro il prezzo

Sarebbe

un abisso di concetto

Tenerissima

Discesa

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